Stralessandria, una corsa nel segno dei progetti solidali
ALESSANDRIA. Nella serata di venerdì 11 si terrà la ventitreesima edizione della Stralessandria, una corsa podistica non competitiva che da anni è impegnata nella cooperazione con associazioni onlus (anche all’estero) per realizzare progetti solidali. I proventi quest’anno saranno devoluti con diverse finalità: uno riguarda cinque borse lavoro, che saranno destinate ai giovani e serviranno per il recupero urbano e per la rivitalizzazione di un’area storica della città; si dovrà individuare una possibilità di riutilizzo condiviso per le attività culturali, economiche ed occupazionali. Un secondo provento è rivolto a favorire dei nuovi allacciamenti di acqua potabile agli acquedotti in Cambogia, per poter aiutare le famiglie povere; in tal modo gli acquedotti aiuteranno 18 mila abitanti. Spicca, invece, il progetto “gambe per correre e braccia per giocare” in un centro di riabilitazione fisioterapica in Tanzania, dove da dodici anni interviene con una équipe (in prevalenza alessandrina) il primario di Ortopedia dell’ospedale infantile di Alessandria, dottor Carlo Origo (in foto); sono stati centinaia i bambini dei villaggi operati e riabilitati.
Intanto, sono circa seimila le magliette vendute per questa edizione della competizione di venerdì sera. Chi vuole partecipare alla corsa può iscriversi da oggi recandosi anche sotto i portici del Comune di Alessandria (in piazza della Libertà) dalle ore 9 alle ore 19. L’evento prevede la partenza dal Ponte Meier e l’arrivo in piazza della Libertà; a guidare la corsa saranno i 150 iscritti al gruppo dei dipendenti della Borsalino: in prima fila ognuno porterà una lettera del messaggio #SiamoBorsalino, l’hastag a sostegno dello storico cappellificio. Inoltre, grazie al contributo dell’Associazione Viviamo in Positivo, verranno distribuiti circa mille palloncini rossi su cui sarà raffigurato il profilo multicolore dell’inconfondibile cappello, ovvero il logo della manifestazione.