Streglio, brand che fa parte della narrazione del cioccolato a Torino, festeggia 100 anni di storia
TORINO. Ieri, venerdì 25 ottobre, nella sede di Artàporter, in via Po 25 a Torino, si è festeggiato il centenario del rinato marchio Streglio, rilevato nel 2021 da Galup. Un secolo di storia per un marchio che fa parte di quella narrazione del cioccolato, uno dei prodotti più iconici del nostro Paese, legato in mondo indissolubile a Torino e al Piemonte. Protagonista di questa storia è Pietro Arturo Streglio, di umilissime origini. Il giovane torinese abbandona la scuola per andare a lavorare all’età di undici anni presso un artigiano che produce confetti e uova di Pasqua. Qui ha inizio il suo percorso di apprendistato e nasce la passione per il cioccolato. Streglio viene poi assunto alla Talmone e all’età di 39 anni, nel 1924, si mette in proprio, aprendo un piccolo laboratorio in via Principi d’Acaja 51, con l’obiettivo di creare cioccolato e dolci di alta qualità. Nel giro di poco tempo, la sua azienda diventa tra le più rinomate del territorio.
La Seconda Guerra Mondiale provoca gravi danni all’attività dell’azienda che, dal 1943 al 1945, trasferisce lo stabilimento in via Caprie. In seguito ai bombardamenti l’attività riprende a pieno regime solo nel 1948. A seguito della morte del fondatore, il 31 dicembre 1970, l’azienda viene acquisita da Stefano Pernigotti, proprietario dell’omonimo gruppo novese. Nel 1976 la proprietà inizia un rilancio del brand Streglio, inaugurando un nuovo stabilimento produttivo a None di undicimila metri quadri, dove si realizza il ciclo della lavorazione del cioccolato partendo dalla tostatura delle fave di cacao. Successivamente Stefano Pernigotti cede l’azienda alla nipote Lorella Comi che a sua volta la vende nel luglio 2000 alla Parmalat. Di qui inizia un periodo di gravi difficoltà e la Streglio passa di mano in mano dovendo subire diversi fallimenti. Sino al 2021, quando ad acquistare il brand è la Galup di Pinerolo.
Un matrimonio tra due storiche realtà dolciarie del nostro territorio e garanzia di cura, attenzione e qualità, come ha ribadito nel corso dei festeggiamenti la responsabile marketing Raffaella Cardinale: “Nel 2021, quando Galup ha acquisito lo storico marchio torinese, abbiamo iniziato a lavorare su un racconto dove il cioccolato Streglio rappresenta un sogno, che è anche una poesia e una danza, come quella che guida la mano dei maîtres chocolatiers mentre producono le loro opere. Ma il cioccolato Streglio è anche magia che nasce dall’incontro della nocciola con il cioccolato. E poi i valori, anche questi elementi fondamentali del racconto, per narrare un legame speciale, quello con il territorio dove 100 anni fa è nata, un sodalizio che abbiamo anche evidenziato dalle nuove creazioni vestite di blu e oro”.
Piero Abrate