Tango argentino e storie di emigrazione al Castello di Racconigi
Due interessanti proposte collaterali in occasione dell’inaugurazione di “Storie dal mondo in Castello”, un ampliamento del percorso di visita accolto nella Reggia sabauda
RACCONIGI. Appuntamento imperdibile sabato 29 giugno per chi vuole rivivere, emozionarsi e riflettere sul vincolo identitario che da oltre un secolo lega il Piemonte e l’Argentina e viceversa. Alle ore 16.00 sarà proposto ai visitatori del Castello di Racconigi in occasione dell’inaugurazione del nuovo ampliamento del percorso di visita “Storie dal mondo in Castello” uno spettacolo di Tango argentino, tenuto nella Sala d’Ercole, rievocativo del massiccio flusso migratorio dall’Italia, e dal Piemonte in particolare, verso l’Argentina iniziato negli ultimi decenni dell’Ottocento e continuato incessantemente almeno fino alla metà del Novecento. Si esibiranno i maestri Ruggero Meirone y Silvia Castelli e alcune coppie di loro allievi.
A seguire, verso le ore 17.00 sarà presentato il romanzo “Come Ulisse”, di Giuseppina Valla, che tratta un’emozionante storia di emigrazione nata cento anni fa, ma con dei risvolti vivi più che mai anche negli anni attuali. Coordinano l’incontro il giornalista Sergio Donna e la docente argentina di Lingua spagnola Carolina Mosquera. Nel corso della presentazione del libro sarà tenuto un collegamento in videoconferenza con le Familias Piamontesas d’Argentina.
I due intrattenimenti collaterali alla Mostra (intitolati “L’Argentina in Piemonte | Ij vej a parlo ancora”) sono proposti a cura dell’Associazione “Piemonte Cultura” APS e dell’Associazione di Volontariato Culturale “Monginevro Cultura”, in collaborazione con “Residenze sabaude” – “Direzione Generale Musei Nazionali Piemonte”
Nel Castello di Racconigi, lungo un intrigante percorso museale, gli oggetti esposti, la lingua, la musica, il canto e la danza diventano strumenti importanti per veicolare storie personali, memorie familiari e identità collettive, che sono una testimonianza concreta del solido legame che da oltre un secolo unisce il Piemonte e l’Argentina, e l’Argentina al Piemonte.
Il Tango argentino e il romanzo di Giuseppina Valla vogliono anche rappresentare un simbolico omaggio a “quegli oriundi piemontesi che percorrono il viaggio inverso, tornando nella terra dei loro avi, arricchiti da sentimenti non ancora sopiti, che raccontano di contaminazioni culturali. In questo sfaccettato contesto, letteratura e Tango argentino costituiscono un fil rouge che, annodando storie di genti e luoghi, porta a ripercorrere la storia dei flussi migratori dall’Europa sino all’America del Sud, dove gli Italiani, e in particolare i Piemontesi, hanno avuto grande rilevanza nella prosperità sudamericana”.
E poi “Storie dal mondo in Castello”, con i suoi preziosi oggetti, fotografie, filmati ricordi e cimeli. Nell’estate del 1924 Umberto, allora Principe di Piemonte, compie un lungo viaggio in Sudamerica. Gli incrociatori corazzati San Marco e San Giorgio salpano da Napoli il 30 Giugno, con destinazione Argentina, Cile, Uruguay e Brasile. Il Principe rientrerà in Patria alla fine di Ottobre, dopo aver percorso 14 mila miglia.Quel viaggio si snodava tra Gibilterra, Dakar, Buenos Aires, Rosario di Santa Fe, Tucumán, Cordoba, Mendoza, Ande, Santiago del Cile, Valparaíso, Montevideo, Bahia e, sulla via del ritorno, Cadice.L’accoglienza riservata al Principe dalle Istituzioni locali fu calorosa, e addirittura esaltante fu quella che gli riservarono le comunità italiane emigrate in Argentina.
La partecipazione allo spettacolo di Tango argentino e alla presentazione del libro è inclusa nel biglietto di ingresso al Castello
Biglietti:
intero € 8,00;
ridotto € 2,00 dai 18 ai 25 anni;
gratuito per minori di 18 anni;
gratuito per persone con disabilità e relativi accompagnatori;
gratuito per possessori di Abbonamento Musei;
ulteriori riduzioni e gratuità in base a disposizioni di legge e convenzioni
Prenotazioni e biglietti online: www.museiitaliani.it
Info: info@piemontecultura.it; info@monginevrocultura.net
Sergio Donna