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Torino, appuntamento nel fine settimana con il “Rinnovo dei Voti – Festa della Vittoria degli Stati di Savoia”

TORINO. Si svolgerà nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 settembre la tradizionale cerimonia della “Arnovassion dij Vot (Rinnovo dei Voti) – Festa della Vittoria degli Stati di Savoia”, una duplice ricorrenza che, innestandosi nel quadro storico della Guerra di Successione Spagnola (1701-1714), tiene viva la memoria della liberazione di Torino, a quel tempo capitale del ducato di Savoia, dall’assedio franco-spagnolo del 1706 rinnovando, nel contempo, il voto religioso con cui Vittorio Amedeo II di Savoia si impegnò solennemente a edificare una grande chiesa in onore della Madonna, la futura Basilica di Superga.

Un’immagine dell’edizione 2022 con i gruppi storici che hanno partecipato alla Festa.

L’importante avvenimento, che quest’anno sarà organizzato in forma ridotta rispetto al consueto per ragioni di carattere tecnico, è promosso dalla delegazione “Piemonte e Stati di Savoia” del movimento culturale “Croce Reale – Rinnovamento nella Tradizione”, presieduto da Fabrizio Giampaolo Nucera. 

La manifestazione avrà inizio sabato 7 settembre con la celebrazione, prevista alle ore 18.30, della Santa Messa del Rinnovo dei Voti all’interno della chiesa torinese di Santa Cristina, in piazza San Carlo, officiata dal rettore, don Lorenzo Barbay.

Come da tradizione, nella mattinata di domenica 8 settembre ci si trasferirà sul colle di Superga, la splendida ambientazione naturale e architettonica che, a partire dalle ore 9.30 e fino all’incirca alle ore 11, accoglierà le celebrazioni legate alla Festa della Vittoria degli antichi Stati di Savoia, con il rito dell’alzabandiera, seguito dall’esecuzione degli inni sabaudi e dei singoli territori appartenuti al ducato, poi regno di Sardegna, da parte della Banda musicale Santa Cecilia di Trofarello, con la partecipazione e l’accompagnamento dei gruppi storici. La cerimonia si concluderà con la deposizione dell’omaggio floreale nella cappella della Beata Vergine delle Grazie, interna alla Basilica, e presso le Tombe Reali dei Savoia.

Le celebrazioni di Superga perpetuano la memoria del voto fatto dal duca Vittorio Amedeo II per la liberazione della capitale sabauda dall’assedio del 1706. Salito il 2 settembre, in compagnia del cugino principe Eugenio di Savoia-Soissons, sulla cima del colle, punto di osservazione ideale per concertare il piano di battaglia, il duca Vittorio Amedeo II, come racconta la tradizione, si raccolse in preghiera dinnanzi all’effigie della Madonna nel piccolo oratorio di Santa Maria sub pèrgolam, implorandone l’intercessione e promettendo di far edificare sulla vetta della colle una grande chiesa dedicata alla Vergine. La solenne promessa sarebbe stata poi adempiuta a partire dal 1717 con la posa della prima pietra della grandiosa Basilica di Superga, frutto dell’ingegno dell’architetto messinese Filippo Juvarra.

La ricorrenza dell’“Arnovassion dij vot – Festa della Vittoria degli Stati di Savoia” si collega alla vittoria conseguita il 7 settembre 1706 dall’esercito austro-sabaudo, guidato dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia e dal cugino, principe Eugenio di Savoia-Soissons, contro l’armata franco-ispanica, forte di 45.000 soldati, che dal mese di maggio cingeva d’assedio la città di Torino, capitale degli Stati di Savoia, nel quadro del conflitto di portata europea conosciuto come “Guerra di Successione Spagnola” (1701-1714).   

Il lungo assedio, segnato da continui bombardamenti sulla città con palle di pietra e bombe incendiarie, ebbe termine con la battaglia del 7 settembre, che obbligò i franco-ispanici alla ritirata: negli anni successivi alla grande impresa si affermò, a Torino e nell’intero territorio degli Stati Sabaudi, la consuetudine di celebrare la ricorrenza della vittoria e della liberazione dall’assedio come una grande festa nazionale, e questa gloriosa tradizione, interrotta per un lungo periodo, è stata in tempi recenti riportata in auge, coinvolgendo gruppi e delegazioni provenienti da tutte le province storiche degli antichi Stati, in particolare Nizza e Savoia. 

Paolo Barosso

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