Torino sul grande schermo tra il 2001 e il 2004: “Dopo mezzanotte” e “Santa Maradona”
TORINO. Sono decine e decine i film girati nel nuovo millennio in Piemonte. E questo grazie all’impegno di Film Commission Torino. In questa prima puntata, ne vogliamo ricordare due prodotti nel 2004 e nel 2004, rispettivamente Dopo mezzanotte e Santa Maradona.
Scritto e diretto da Davide Ferrario e girato interamente a Torino, Dopo Mezzanotte ha come protagonisti Giorgio Pasotti e Francesca Inaudi, mentre del cast fanno parte anche Silvio Orlando, Fabio Troiano, Francesca Picozza, Gianpiero Perone. Pasotti, nei panni di Martino, è il custode notturno della Mole Antonelliana. I suoi passaggi, le sue scale a chiocciola e i tempietti sulla guglia con le loro vertiginose viste non hanno segreti per lui. Martino si è anche ricavato una specie di casa da un locale abbandonato dentro il corpo dell’edificio e lì passa le sue giornate quando non lavora. Ma la Mole è anche il Museo del Cinema e, da mezzanotte in poi, diventa il regno di Martino, che ci vive come in un mondo a parte, dove sembra essere felice di vivere come il solo essere umano circondato dalle ombre dei film muti che si proietta per sé. Amanda (Francesca Inaudi) e l’Angelo (Troiano) provengono dalla parte opposta della città, dal quartiere periferico della Falchera. L’Angelo è un ladro d’auto, tranquillo nella sua condizione di piccolo delinquente e tombeur de femmes. Amanda, la sua fidanzata ufficiale, è, al contrario, disperatamente alla ricerca di un modo per cambiare la propria vita. Per l’intanto divide la sua casa con Barbara (Francesca Picozza), una shampista con l’inclinazione agli oroscopi, e lavora come cameriera in un fast food del centro, lo stesso frequentato da Martino prima di prendere servizio. Il destino vuole che un giorno Amanda sia costretta a fuggire dalla polizia e debba chiedere aiuto a Martino. Martino la nasconde nella Mole. I loro due caratteri non potrebbero essere più diversi. Martino è abituato alla solitudine e adesso deve condividere con una ragazza anche il letto. Amanda, che ha conosciuto solo fatica e delusioni, si trova all’improvviso a vivere nel mondo sospeso della Mole/Museo, un luogo magico e incantato. Piano piano i due si avvicinano, fino a che Martino confessa ad Amanda il suo segreto. Intanto l’Angelo ha sistemato (a modo suo) le cose con il tizio del fast food. Amanda può tornare a casa. Ma è evidente che le cose non sono più come prima. La storia (un po’ Jules et Jim, un po’ melodramma muto, un po’ comica da Buster Keaton) si riapre verso il suo imprevedibile finale.
Il film (durata di 90′) è stato proiettato in anteprima nazionale nel capoluogo il 16 aprile 2004, presenti Davide Ferrario, Giorgio Pasotti e Francesca Inaudi. Tra le location riconoscibili la Mole Antonelliana, la Cineteca in via Sospello, il Circolo sportivo “Gli Amici del Po”, piazza Palazzo di Città, piazza Bodoni, via Po, stazione Stura, Palazzo Chiablese, Quartiere Falchera), corso Siccardi. Al termine del film compare la didascalia “Dedicato a Maria Adriana Prolo e Buster Keaton”.
Girato e ambientato a Torino è anche Santa Maradona (2001, durata 96′), opera prima di Marco Ponti nei panni di regista di lungometraggi. Il titolo è preso da una canzone del gruppo francese Mano Negra, contenuta nell’album Casa Babylon del 1994. Con questo film Marco Ponti, originario di Avigliana (To), si è aggiudicato il David di Donatello come miglior regista esordiente. Un David è andato anche a Libero De Rienzo come miglior attore non protagonista.
La pellicola ruota intorno a due amici, interpretati da Stefano Accorsi e Libero De Rienzo, che, dopo aver concluso gli studi universitari, hanno un modo molto diverso di affrontare la vita: uno si mette subito alla ricerca disperata di un lavoro, l’altro è felice di non avere più nulla da fare. Tra le varie location torinesi compaiono via Montebello, piazza Maria Teresa, piazza Emanuele Filiberto e piazza Statuto.
In un’intervista rilasciata dopo l’uscita del film il regista piemontese dichiaro: “In una partita con l’Inghilterra, Maradona segnò di mano e riuscì non solo a farla franca, ma anche a prendersi gioco delle regole dicendo che aveva segnato non la sua mano, ma la mano del Signore. I personaggi del mio film vogliono fare anche loro “goal di mano”, in un certo senso trasgredire le regole. Maradona ha fatto il meglio e il peggio, nella vita. Il titolo è una canzone di Manu Chao che mette in contrasto questo personaggio con la parola “santa”. Io preferisco questi contrasti forti, così sono i miei personaggi, positivi e negativi insieme; li definisco nichilisti ottimisti”.
Il film venne girato in buona parte nella città sabauda, anche se una parte delle scene si rifà a location spagnole. Torino in realtà è un puzzle di molte città; le scene torinesi sono state girate anche a Milano, Napoli e Barcellona. A Torino, alcune scene sono state girate nei pressi dell’Università, in via Verdi e via Montebello; una scena molto celebre del film vede i protagonisti correre in mezzo a piazza Castello (con un abito da sposa), ma si riconoscono anche alcune inquadrature in zona Mirafiori (dove abitano i protagonisti) oltre che lo stadio Delle Alpi in cui Accorsi e De Rienzo vanno a tifare Juve (il romanista De Rienzo con la maglia dell’Olanda di Davids).