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Tour de l’Avenir, incontro tra enti e organizzatori per dare seguito al successo 2024

TORINO. Un successo di pubblico e un interesse da parte degli appassionati di ciclismo in qualche modo persino inattesi: questo in sintesi il bilancio del ritorno del Tour de l’Avenir nelle vallate torinesi nell’agosto scorso. Un bilancio che il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha tracciato nei giorni scorsi con il direttore della corsa, Philippe Colliou. L’idea è quella di dare un seguito nei prossimi tre anni alle entusiasmanti giornate di sport vissute nell’agosto scorso, naturalmente con il sostegno della Regione Piemonte e dei territori che si possono candidare ad ospitare arrivi di tappa. Città metropolitana e Alpes Velo, la società che organizza la corsa, hanno avviato un’interlocuzione con l’intento di siglare un accordo pluriennale per riportare dal 2025 al 2027 la corsa nel territorio metropolitano torinese, spaziando dal Canavese al Pinerolese.

Il modello proposto da Philuppe Colliou è quello che sta funzionando più che bene nelle vicine vallate francesi, grazie alla collaborazione avviata con le 8 municipalità del Dipartimento della Savoia che aderiscono alle Communauté de Communes de Haute Tarentaise. Parlare di percorsi e di luoghi in cui il Tour de l’Avenir potrebbe approdare nei prossimi anni al momento è prematuro, anche se le suggestioni non mancano, perché le salite iconiche al territorio della Città metropolitana di Torino non difettano certo: dai Colli delle Finestre e (perché no?) dell’Assietta al Nivolet, dal Col del Lys a Pian della Mussa, tanto per fare qualche esempio, e senza per questo dimenticare altre strade che i ciclisti, professionisti e amatoriali, amano e frequentano.

Gli appassionati di ciclismo possono aspettarsi nei prossimi mesi novità stimolanti e appuntamenti da segnare in rosso sul calendario.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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