I sindacalisti torinesi Arcangelo Montemarano della Fim Cisl, Ugo Bolognesi della Fiom Cgil e Vito Benevento della Uilm hanno spiegato che queste tre opzioni sono «in una fase più avanzata, ma altre potrebbero aggiungersi». «Rimaniamo fiduciosi», ha detto Benevento, sottolineando che «oggi i lavoratori si aspettavano qualcosa di più perché hanno una decisione importante da prendere: credere nella reindustrializzazione o accettare i soldi delle buonuscite».
In quanto alla posizione governativa, il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha dimostrato ottimismo e allo stesso tempo ha chiesto di procedere con cautela: «Sono stati già avviati i primi contatti, ma con i sindacati abbiamo convenuto di procedere con attenzione nella selezione della società che potrebbe acquisire lo stabilimento torinese di Embraco, perché si tratta di una scelta irreversibile e va fatta con tutti i parametri necessari».
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