Un ritorno alle origini per Gianni Gaschino, eclettico pittore della Granda
CUNEO. Si terrà dal 12 al 30 dicembre a Palazzo Samone, in via Amedeo Rossi 4 a Cuneo, la personale “Ritorno alle origini” del pittore Gianni Gaschino. La mostra resterà aperta il giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. L’ingresso è libero. La rassegna che s’inaugurerà giovedì 12, rappresenta e celebra un appropriato ritorno alle origini sia della sua vita che della sua arte, giustificando così nel sottotitolo “là dove tutto è cominciato” il grande amore dell’autore per la città di Cuneo che ha sempre amato, dove ha trascorso la prima gioventù e dove ritorna sovente per incontrare gli amici di sempre.
Nato a Cuneo, Gaschino ha frequentato il liceo classico ed il Politecnico a Torino per laurearsi in ingegneria meccanica nel 1969. Oggi vive a Guarene e lavora nello studio della sua antica casa di famiglia nel centro storico. Accanto ad una carriera lavorativa dirigenziale svolta in importanti aziende internazionali, ha sempre coltivato in parallelo le sue passioni alternative, conciliandole col lavoro quotidiano: la pittura ed il volo. I suoi esordi nel campo della pittura risalgono alla metà degli Anni Settanta con le prime mostre personali in Francia e negli Usa. La sua vena si esprime nell’arco di oltre 60 mostre personali in Italia ed all’estero dove il pittore ha fatto conoscere la sua arte ad un pubblico che lo ha premiato con grande consenso e considerazione. Sue opere sono infatti presenti in case private e gallerie dagli Usa all’Australia, passando per il Canada e l’Europa.
Autodidatta nelle tecniche e nello stile, non legato quindi ad alcuna scuola o tendenza accademica, la sua arte si è sviluppata in modo autonomo e personale. La tecnica è da sempre impostata su un costante gioco cromatico di smalti che vanno a formare un fitto reticolo di tasselli colorati, come in un mosaico, dai colori decisi che danno vita e respiro ai paesaggi rappresentati in un gioco rasserenante e gioioso. La sua arte scompone e ricompone la realtà del soggetto, tralasciando i dettagli, riconducendo le forme ed i colori alla loro essenzialità. Il tutto immergendo le visioni in un insieme gioioso di colori, solari o notturni che siano, tali da trasmettere allo spettatore il vero spirito del luogo rappresentato in una forma volutamente figurativa che sa mescolare ed unire però la poesia della realtà con la trascendenza del sogno.