Vacanze: sigarette e musica vietate in spiaggia, multe da 3.000€ a chi non rispetta la nuova ordinanza | Mattanza tra gli ombrelloni

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Estate alle porte: si prepara una “mattanza tra gli ombrelloni” sarà davvero a un’estate più civile e sostenibile o si rivelerà bollente e polemica?

L’estate si avvicina e con essa la tanto attesa fuga verso le spiagge. Quest’anno, però, la tintarella e il relax potrebbero avere un sapore diverso per molti. Una nuova e severa ordinanza sta per entrare in vigore su diverse coste, promettendo un’estate all’insegna del silenzio e del “fumo zero”.

Le regole sono chiare: divieto assoluto di fumare e di diffondere musica, con multe salatissime che possono raggiungere i 3.000 euro per i trasgressori. La notizia ha scatenato un vero e proprio dibattito, con reazioni contrastanti tra i bagnanti.

Da un lato, c’è chi accoglie con favore le nuove misure, auspicando spiagge più pulite e tranquille, libere dal fastidio del fumo passivo e della frastuono di suoni spesso discordanti.

Finalmente si potrà godere del rumore delle onde senza essere disturbati!“, commenta un’anziana signora habitué della spiaggia di Gran Canaria.

Pugno duro sui bagnanti

Le motivazioni dietro questa drastica ordinanza sono principalmente legate alla tutela della salute pubblica e al rispetto dell’ambiente. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento da mozziconi di sigaretta, spesso abbandonati sulla sabbia, e minimizzare l’inquinamento acustico che può disturbare il riposo degli altri bagnanti e la fauna locale.

Le amministrazioni locali che hanno adottato queste misure sottolineano la necessità di un cambio di mentalità e di un maggiore senso civico da parte dei frequentatori delle spiagge. “Non si tratta di vietare il divertimento, ma di promuovere una convivenza civile e rispettosa dell’ambiente”, spiegano i rappresentanti di un comune pioniere di questa ordinanza.

sigarette-in-spiaggia-depositphotos-piemontetopnews.it
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La polemica

Non mancano le voci di dissenso. Molti giovani e meno giovani vedono in queste restrizioni un’eccessiva limitazione della libertà individuale e un attacco alle tradizioni estive. “Ma come, venire al mare senza potersi godere una sigaretta sotto l’ombrellone o ascoltare la propria musica? Sembra una mattanza tra gli ombrelloni!”, sbotta un gruppo di ragazzi pronti a partire per le vacanze sull’isola spagnola di Gran Canaria sulla quale sembra già decisa la strategia restrittiva.

Tuttavia, restano alcuni interrogativi sull’effettiva applicazione di queste norme. Chi sarà incaricato di far rispettare il divieto? Come verranno gestite le contestazioni? E soprattutto, si riuscirà davvero a cambiare le abitudini di chi considera la sigaretta e la musica parte integrante della propria esperienza balneare? Una cosa è certa: quest’estate le nostre spiagge saranno un banco di prova per questa nuova filosofia “silenziosa” e “senza fumo”.